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Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
La transizione verso un'economia più circolare è al centro delle agende politiche per favorire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
“Utilizzare le risorse in modo più efficiente e garantire la continuità di tale efficienza non solo è possibile, ma può apportare importanti benefici economici. Nei sistemi di economia circolare i prodotti mantengono il loro valore aggiunto il più a lungo possibile e non ci sono rifiuti. Quando un prodotto raggiunge la fine del ciclo di vita, le risorse restano all'interno del sistema economico, in modo da poter essere riutilizzate più volte a fini produttivi e creare così nuovo valore. Per passare ad un'economia più circolare occorre apportare cambiamenti nell'insieme delle catene di valore, dalla progettazione dei prodotti ai modelli di mercato e di impresa, dai metodi di trasformazione dei rifiuti in risorse alle modalità di consumo: ciò implica un vero e proprio cambiamento sistemico e un forte impulso innovativo, non solo sul piano della tecnologia, ma anche dell'organizzazione, della società, dei metodi di finanziamento e delle politiche.”
(Comunicazione della Commissione Europea COM (2014) 398 “Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti”)
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Un nuovo modello di economia
L’economia circolare è un nuovo modello di economia pensato per auto-rigenerarsi, tramite la diminuzione massima di consumo di materie prime naturali e di energia e creando il minimo possibile di scarti che andranno valorizzati il più possibile. Il modello di economia circolare prende in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o di un servizio – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – guarda all’intera filiera produttiva e di consumo/riciclo, per cogliere ogni opportunità di limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione delle esternalità ambientali negative e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale.
A questa transizione sistemica sono chiamati a giocare un ruolo decisivo tutti gli attori:
- Le aziende attraverso pratiche e processi produttivi innovativi a forte impatto rigenerativo, per sé stessa e per la comunità del suo indotto, con moltiplicatori sociali importanti.
- I consumatori per permeare la società di modelli di consumo responsabili.
- I centri di ricerca per ideare e progettare materiali, prodotti e servizi fortemente innovativi.
- Gli attori della formazione per creare nuove competenze professionali necessarie allo sviluppo delle innovazioni di prodotto e organizzative.
- Le istituzioni per facilitare l’intero processo e creare relazioni sistemiche tra i vari attori.
Le tecnologie dell’informazione e l’intelligenza artificiale potrà contribuire tantissimo allo sviluppo dell’economia circolare: si pensi agli ambiti della tracciabilità, alla mobilità, al controllo dei processi e delle filiere, all’informazione e sensibilizzazione, ecc.
Il nuovo approccio del consumatore attento ai propri acquisti sta imprimendo una forte accelerazione verso l’economia circolare. Gli utenti finali esprimono una preferenza che ha parametri sempre più legati a fattori di produzione intrinsechi, indiretti, non immediatamente percepibili. Per le imprese, iniziare un percorso di economia circolare oggi è un’opportunità economica: significa fare innovazione per poter migliorare competitività, creare maggiore valore aggiunto e migliore occupazione, guadagnare nuovi settori di mercato.
Per approfondimenti del tema si possono consultare alcuni siti web specialistici, per esempio:
Documenti utili
Immagine del Ministero dell’Ambiente
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